→ modalità contesto
modalità contenuto
INVENTARICATALOGHIMULTIMEDIALIANALITICITHESAURIMULTI
guida generale
CERCA

Modal. in atto: CORPUS OGGETTOdisattiva filtro SMOG

Legenda
Nodo superiore Corpus autorizzato

NB: le impostazioni di visualizzazione modificabili nel pannello di preferenze utente hanno determinato un albero che comprende esclusivamente i nodi direttamente ascendenti ed eventuali nodi discendenti più prossimi. Click su + per l'intero contenuto di un nodo.

ANTEPRIMA MULTIMEDIALI

Il segmento testuale Il S è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 13Entità Multimediali , di cui in selezione 8 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 309

Brano: [...]lano, anno 1980, prof. Canavero; C.A. Chiurco. Storia della rivoluzione fascista, Vallecchi, Firenze, 1929; FascismoInchiesta socialista sulle gesta dei fascisti in Italia, Milano, 1922; A. Dal PontS. Carolini, L'Italia dissidente e antifascista, La Pietra, Milano, 1980; E. Bassani, Fonti per lo studio della Resistenza nel Varesotto, in “L’insegnamento della storia della Resistenza nelle scuole medie superiori”, Convegno, Varese, 23 maggio 1976; Il S. Martino e la sua battaglia, Varese, 1980; G. Macchi, La 121a Brigata d'assalto Garibaldi “Walter Marcobi", Varese, 1978; Don A. Giussani, Diario clandestino, Milano, 1978; A. De Bortoli, A fronte alta, Varese, 1975; La resistenza in provincia di Varese — Il 1943 —, Varese, 1983.

P.Mac.

Garibaldini della 121a Brigata presso la scuola di via Como in Varese dopo la Liberazione (aprile 1945)

309



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 578

Brano: S.O.E.

po S.O.E. catturò nell'isola di Creta un generale tedesco e lo portò al Cairo.

Per ricordare altre operazioni: quando occorreva grafite, della quale il Madagascar era un importante produttore, il S.O.E. aiutò le Forze francesi libere (F.F.L.) a occupare l’isola e la grafite divenne disponibile; quando vi fu bisogno di chinino, prodotto allora soprattutto nelle zone occupate dai giapponesi, il chinino fu procurato dal S.O.E..

Il tasso di perdite fu alto. Del personale S.O.E. o da questo addestrato che venne catturato dai giapponesi, quasi nessuno sopravvisse. Delle 51 persone provenienti dalla Gran Bretagna fra il marzo 1942 e

il maggio 1943, e catturate dall’Abwehr nei Paesi Bassi, ne sopravvissero soltanto 5.

In Francia caddero circa un quarto delle 400 persone ivi sbarcate o [...]

[...]a e con altri che avevano partecipato alla riorganizzazione dell’antifascismo militante nel 1942; insieme a loro crearono un Comitato di liberazione nazionale in territorio liberato, sotto l’egida di Benedetto Croce (v.). Personale del S.O.E. facilitò le attività di questo C.L.N., culminate nel Congresso di Bari (v.) del gennaio

1944 e che, nell’aprile successivo, portarono alla formazione di un governo con partecipazione dello stesso C.L.N.. Il S.O.E. fu anche promotore di un’iniziativa, nell’autunno

1943, per creare un corpo italiano autonomo di volontari, ma questa iniziativa, trovandosi nella zona operativa della 5a Armata, venne poi passata all’O.S.S. (v. Combattenti Italia, Gruppi).

Le basi operative per azioni S.O.E. nei paesi balcanici e danubiani vennero trasferite in Puglia. Le operazioni nei Balcani avevano la precedenza assoluta rispetto a quelle in Italia, particolarmente le operazioni in Jugoslavia, perno strategico di sempre maggiore importanza per sottrarre forze tedesche sia al Fronte occidentale che a quello ori[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 577

Brano: [...]rettive e malgrado la ripulsione a far passare a volte in secondo piano l’attività contro il nemico, l’ufficiale di collegamento era spesso costretto a occuparsi di politica.

Attività svolta

Il primo passo era l’invio di missioni per stabilire collegamenti. A questo seguiva l’invio di rifornimenti per azioni di sabotaggio e per potenziare la Resistenza. Qui era di regola un divario notevole fra operazioni e loro risultato, ossia fra quanto il S.O.E. faceva e ciò che la Resistenza riteneva fosse da fare. Per limitarsi ad alcuni esempi: su 5 lanci effettuati nell’autun

no 1943 per rifornire il C.L.N. del Lazio (v.), uno solo riuscì e negli altri casi il materiale cadde in mano a tedeschi, a repubblichini o a gente del luogo: su quasi 900 voli effettuati dal gennaio all’aprile 1945 nell’Italia del Nord, ne riuscirono poco più di 500; la Resistenza norvegese teneva conto dei lanci che aveva ricevuto, ma al S.O.E. si sapeva anche dei 23 aerei perduti (spesso con i loro equipaggi) e di numerose operazioni via mare fallite; il 20.9.1944[...]

[...]

3.000 tonnellate di materiale vennero inviate alla Resistenza italiana. (Nella primavera del 1944 il

S.O.E. stimava che i partigiani combattenti francesi fossero circa 140 mila, quelli jugoslavi 250.000, quelli italiani un po’ meno di 100.000). La Resistenza danese e quella norvegese ricevettero armi sufficienti per

25.000 combattenti ciascuna, quella olandese ebbe 30.000 sten.

Fra personale proprio e volontari di varie nazionalità, il S.O.E. inviò nell’Europa occupata 6.700 persone, di cui 1.784 soltanto in Francia.

Tra i francesi messi in salvo attraverso il S.O.E. è da annoverare il futuro presidente della repubblica Francois Mitterrand (v.). Con la cooperazione dell’O.S.S., il S.O.E. evacuò dalla Jugoslavia circa 12.000 persone, la maggior parte feriti poi curati in ospedali della Puglia (v. Balkan Air Force). Jean Moulin, Ti

to e il generale Raffaele Cadorna (v.) furono fra i dirigenti della Resistenza aiutati a superare il fronte. Il S.O.E. organizzò e fece funzionare, a volte per periodi abbastanza lunghi, proprie vie di comunicazione clandestine, per esempio la Comet da Bruxelles a Gibilterra, usata da circa 700 persone. “Operazioni speciali” era un’espressione elastica. Rientravano nell’attività ordinaria il ritorno a Dunkerque di tre ufficiali S.O.E. per distruggere un deposito di 200.000 tonnellate di combustibile, le 950 azioni effettuate in Francia durante la notte del 56.6.1944, la distruzione di 37.000 tonnellate di naviglio giapponese compiuta da una missione i cui membri persero la vita. Vi era altro. Personale S[...]

[...]apponese compiuta da una missione i cui membri persero la vita. Vi era altro. Personale S.O.E. partecipò agli avvenimenti del 2527.3.

1941 a Belgrado, i quali contribuirono a ritardare di alcune settimane l’attacco tedesco all’U.R.S.S.. Le informazioni sull’operazione Barbarossa (v.), ottenute a Belgrado, vennero trasmesse dal premier britannico a Stalin. Fallì invece il tentativo di bloccare il Danubio alla Porta di Ferro.

Sempre nel 1941 il S.O.E. assistè il generale americano William Donovan nell’organizzare I ’O.S.S. (v.). Personale S.O.E. danneggiò nel 1941 la centrale clandestina tedesca che, dal Messico, trasmetteva istruzioni a sottomarini operanti nel Mediterraneo; nel 1942 il S.O.E. mise fuori servizio l’altra centrale che, a Tangeri, guidava sottomarini nemici nello stretto di Gibilterra.

Nel febbraio 1943 un’incursione effettuata da 9 uomini del S.O.E. distrusse l’impianto di Rjukan in Norvegia (v.) per la produzione di acqua pesante, provocando un ritardo irricuperabile negli esperimenti degli scienziati tedeschi impegnati nella fabbricazione dell'arma segreta (bomba atomica), su cui facevano affidamento, nei loro discorsi, sia Hitler che Mussolini. Quando gli scienziati americani, ai quali era stata affidata nel 1942 l’esecuzione del Progetto Manhattan, aveva[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 487

Brano: Servizio informazioni militari

abbiano potenza di nuocere alla persona a cui si riferiscono e che possono quindi costituire uno strumento di intimidazione. Non soltanto sono state raccolte prevalentemente notizie lesive del decoro delle persone alle quali si riferiscono, ma si nota una tendenza a deformare le notizie ricevute, al fine di accentuarne il significato sfavorevole. Si operavano pedinamenti, fotografie con teleobiettivi anche delle persone che frequentavano, si operavano controlli della corrispondenza mediante sistemi clandestini, si controllavano le comunicazioni telefoniche oppure si applicavano apparecchi clandestini per captare e registrare comunicazioni. Tutte cose evidentemente illegali. Si cercava di riuscire a captare, tra gli informatori, degli amici, dei conoscenti che avevano particolarmente consuetudine con un determinato personaggio e attraverso questi si cercava di sapere quaIS fosse il pensiero della persona sottopos[...]

[...]i nel controllo del S.I.F.A.R. da parte del gruppo facente riferimento a De Lorenzo. Con l’allontanamento di Allavena dal vertice del Servizio segreto (12.6.1966) iniziò la crisi del S.I.F.A.R. che, ristrutturato aH’interno di un provvedimento complessivo concernente l'organizzazione dello Stato Maggiore della Difesa, dalI'1.7.1966 fu sostituito operativamente da un nuovo organismo che assunse il nome di Servizio Informazioni Difesa [S.I.D.).

Il S.I.D.

Quasi in sordina, con un semplice articolo inserito nelle disposizioni relative al riordinamento dello Stato Maggiore della Difesa, il 18.11.1965 venne istituito il S.I.D.. Operativo a partire dall'estate del 1966, il nuovo organismo cooptò al proprio interno la quasi totalità del disciolto

5.1.F.A.R.. In quello stesso periodo, grazie alle rivelazioni giornalistiche sul Piano Solo e alle prese di posizioni dei senatori Ferruccio Parri e Luigi Anderlini sul tentativo autoritario che era stato organizzato dal generale De Lorenzo nell'estate del 1964, il S.I.F.A.R. cominciò a trovarsi al centro di acute polemiche. Mentre l’opinione pubblica accoglieva sbigottita le notizie sul Piano So

lo e sulla schedatura di oltre 157 mila cittadini italiani attuata dal S.l.

F.A.R., poca attenzione veniva dedicata al S.I.D., affidato aH'ammiraglio Eugenio Henke. Fin dai primi anni di attività di questo Servizio, emerse come punto di incrocio di preoccupanti interventi nella vita politica italiana e di trame internazionali destabilizzanti l'Ufficio “D”, diretto dal colonnello Enzo Viola e successivamente dal colonnello Federico Gasca Queirazza. Le attivi[...]

[...]esi in carcere, quest'ultimo tuttavia venne messo in libertà dai giudici romani che, nel frattempo, avevano avocato a sé l’inchiesta e il proseguimento dell'azione giudiziaria.

L’azione dei giudici romani, in realtà, costituiva un contrattacco da parte del gruppo di potere al quale era legato il Miceli. Nei mesi successivi, infatti, il generale Maletti venne rimosso dall’Ufficio “D” e successivamente subì anche procedimenti giudiziari, mentre il suo incarico fu affidato a un colonnello fedele al Miceli. Nel frattempo costui, dimessosi dal servizio attivo, era stato eletto deputato nelle liste del Movimento sociale italiano (20.6.1976).

Sarà appunto nel corso di un dibattito parlamentare, durante una durissima polemica con Giulio Andreotti (ex ministro della Difesa e ora presidente del Consiglio), che Miceli rivelerà come i servizi segreti italiani avessero controllato, per conto delle gerarchie politiche e militari statunitensi, persino i più alti esponenti del governo italiano.

Tra il 1976 e il 1977 continuarono gli scontri tra [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 486

Brano: Servizio informazioni militari

Il S.I.F.A.R.

Nell’ambito della riorganizzazione militare conseguente all'adesione italiana al Patto Atlantico (v.)f nel corso del 1949 venne istituito il Servizio Informazioni delle Forze Armate (S.I.F.A.R.) nel quale confluirono personale e mezzi deH’Ufficio “I” già operante all’interno dell'apparato militare dall’ottobre del 1948. Al generale Giovanni Carlo Re, già responsabile dell’Ufficio “I”, fu assegnata la direzione del nuovo Servizio informazioni fino al marzo 1951, quando egli venne sostituito dal generale di brigata Umberto Broccoli. Questi tenne il comando per soli 17 mesi, cioè fino al settembre 1952, quando a sua volta fu sostituito dal generale Ettore Musco che guidò il servizio per tre anni. Il 27.12.1955, con la promozione di Mus[...]

[...]e mezzi deH’Ufficio “I” già operante all’interno dell'apparato militare dall’ottobre del 1948. Al generale Giovanni Carlo Re, già responsabile dell’Ufficio “I”, fu assegnata la direzione del nuovo Servizio informazioni fino al marzo 1951, quando egli venne sostituito dal generale di brigata Umberto Broccoli. Questi tenne il comando per soli 17 mesi, cioè fino al settembre 1952, quando a sua volta fu sostituito dal generale Ettore Musco che guidò il servizio per tre anni. Il 27.12.1955, con la promozione di Musco a generale di divisione, alla testa del

S.I.F.A.R. subentrò il generale Giovanni De Lorenzo (v.) il quale, fra tutti i responsabili dei servizi segreti succedutisi dalla proclamazione della Repubblica, godette della più duratura permanenza nel suo incarico: 6 anni, 10 mesi e 15 giorni. L’eccezionale stabilità del Di Lorenzo al comando del S.I.F.A.R. coincise col settennato presidenziale di Giovanni Gronchi (v.) che, ignorando l’opposizione e le valutazioni in senso contrario fornite dal generale Musco, lo aveva promosso al deli[...]

[...]mando del S.I.F.A.R. De Lorenzo iniziò a coordinare l’attività di schedatura politica che, in precedenza, era stata attuata in misura ridotta aH’interno del servizio segreto delle Forze Armate e praticata più spregiudicatamente da alcuni organi di spionaggio politico alle dipendenze di altri organi (Ministero degli Interni, Ufficio Affari Riservati). Nel giro di pochi anni venne così realizzata quella schedatura in massa degli italiani che portò il servizio segreto a disporre di 157.000 fascicoli intestati ad altrettante persone di qualche rilevanza politica.

La schedatura illegale dei politici

L’inizio della pratica della “fascicolazione” fu sancito da una circolare interna del 26.2.1959, con la quale la Prima Sezione (Sicurezza interna) dell’Ufficio D chiese a tutti i capi dei centri periferici di controspionaggio « note biografiche e dettagliate notizie sull’attività comunque svolta dai Deputati e dai Senatori ».

Al capo di un centro periferico del servizio segreto, che aveva chiesto delucidazioni sulle nuove direttive, venne [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 116

Brano: [...]ione sovranazionale, ma diffusa prevalentemente in Occidente, in appoggio a gruppi ancora ristretti di sabotatori e di resistenti nei rispettivi territori nazionali, venne da Londra (dove si erano rifugiati i governi europei sconfitti sul continente) e precisamente dal Secret Operations Executive (v. S.O.E.) che, secondo la definizione di Roberto Battaglia, cercò di raccogliere e potenziare « l’attività specie dei quadri militari legittimisti ». Il S.O.E. si

mosse con maggior fortuna in Polonia, in Grecia, in Francia.

La lotta contro l’occupazione e l’oppressione da parte degli occupanti si configurò quindi come una lotta per un verso patriottica, per l’altro ideologica in senso più o meno ampio; e infatti vi confluirono tutti i motivi della dignità e libertà umana, del ripristino dei diritti civili e politici conculcati, del disegno di nuovi ordinamenti sociali e internazionali. Si passò dal “no” alla disfatta o all’abdicazione delle rispettive autorità nazionali (caso tipico il generale De Gaulle (v.) che riparò nel Regno Unito e,[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 194

Brano: Obiezione di coscienza

Luciano Paolicchi (P.S.I.) e Lelio Basso, passato nel frattempo al P.S.I.U.P., vennero insabbiati fino al loro decadere, ma nel 1965 il nuovo clamoroso caso dell’obiettore Fabrizio Fabbri ni e l’intervento di don Milani, il sacerdote fiorentino che sarebbe finito in tribunale per apologia di reato, diedero più ampia dimensione politica al problema dell’obiezione di coscienza, impostosi ormai all’opinione pubblica nazionale.

Don Milani denunciò senza perifrasi l’uso classista del potere militare, riconoscendo solo alla lotta partigiana il carattere di « guerra giusta ». « Gli eserciti marciano agli ordini della classe dominante — egli affermò, aggiungendo che — l'obbedienza non è più una virtù, ma la più subdola delle tentazioni ».

Dopo l’insuccesso del disegno di legge del deputato Michele Pellicani (P.S.D.I[...]

[...]), ben presto però arenatisi anch’essi. Si costituiva allora a Roma, nel 1969, la Lega per il riconoscimento deH'obiezione di coscienza, collegata al Partito Radicale, che ne accentuava il carattere di opposizione alla gestione dell’apparato militare in chiave antipopolare. Nella motivazione della sua « obiezione », Mario Pizzola (uno dei più impegnati antimilitaristi) denunciò la radice reazionaria insita nell’attuale ordinamento militare.

« Il servizio militare, — scrisse Pizzola — realizzando una educazione morale e civica di buona parte dei cittadini, contribuisce ad evitare la penetrazione della ideologia avversaria nella mente dei giovani. Consente di individuare ed eliminare sul nascere eventuali focolai di penetrazione ideologica e di sovversione già instaurati tra i giovani. Permette di disporre di una massa di cittadini, sia in uniforme che in abito civile, preparati a individuare, circoscrivere e soffocare i centri di azione "rivoluzionaria” all’interno del paese ».

Solo alla fine del 1972 la legge che riconosce il diritt[...]

[...]i Nouakchott (Mauritania) il 12.2.1965. Vi aderirono inizialmente i seguenti paesi, già membri dell 'Unione africana e malgascia (U.A.M.): Alto Volta, Camerun, Ciad, CongoBrazzaville, Costa d’Avorio, Dahomey (oggi Benin), Gabon, Madagascar, Mauritania, Niger, Repubblica Centroafricana, Ruanda, Senegai e Togo. L’O.C.A.M. si propone di rafforzare la cooperazione e la solidarietà tra gli Stati membri, dando vita a iniziative economiche comunitarie. Il suo massimo organo deliberativo è la Conferenza dei capi di Stato.

Carattere neocolonialista

Impegnata a mantenere solidi rapporti con la Francia, questa organizzazione che, specie ai suoi inizi, tendeva a costituire una sorta di alternativa rispetto all’O.U.A. (v.), ha visto confrontarsi al suo

interno due tendenze: luna, portata avanti dalla Costa d’Avorio, rivolta a promuovere uno strumento di precisa scelta politica in senso controrivoluzionario; l’altra, ispirata dal Senegai, che puntava a privilegiare la cooperazione economica evitando di rompere i ponti con i paesi africani più [...]

[...]estate 1973 era la volta del Camerun, del Ciad e del Madagascar che giudicavano l’O.C.A.M. un semplice strumento nelle mani degli imperialisti e del neocolonialismo. Non ne fermava il declino nel 1977 (vertice di Kigadi, in Ruanda) l’adesione delle Seychelles. Si aveva al tempo stesso il rafforzamento del S.A.M.A. (Stati africani e malgascio associati), raggruppamento di

19 Paesi africani, molti dei quali precedentemente membri dell’O.C.A.M.. Il S.A.M.A. stabilì infatti un rapporto particolare e di solida continuità con la Comunità economica europea, specie con la firma della seconda convenzione di associazione a Yaundè (29.7.1969). Nondimeno proseguirono le periodiche assemblee dell’O.C.A.M., dedicate prevalentemente al coordinamento economico: nella riunione svoltasi nel dicembre 1980 a Cotonou (Benin), per esempio, venne affrontato con un certo impegno il problema della ristrutturazione delle varie aziende dipendenti dairOrganizzazione [Air Afrique, Limone delle Banche, Fondi di garanzia e cooperazione, ecc.) e dei ritardi nel versa[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 628

Brano: [...]e andava sviluppandosi nei paesi dell’Europa centrale e occidentale occupati dai nazifascisti. Da Londra partivano direttive, missioni, aiuti in armi e denaro per i combattenti clandestini di tutta Europa.

Sin dall’agosto 1941, quando Churchill incontrò Roosevelt per la firma della Carta Atlantica, fra i prin

cipi strategici degli Alleati fu incluso un punto riguardante l’« assistenza ai gruppi di resistenza in tutti i paesi occupati ».

Il S.O.E. riforniva tutte le organizzazioni resistenziali, purché di riconosciuta efficienza e di provata disciplina, ma con qualche discriminazione: l’aiuto più generoso lo riservava ai movimenti e alle formazioni partigiane di orientamento moderato e conservatore; molta parsimonia e circospezione usava nei confronti dei movimenti di sinistra. Se comune era il nemico, diversi erano gli interessi e gli obiettivi' della Gran Bretagna rispetto a quelli dei movimenti resistenziali dell’Europa centrale e occidentale. Mentre, per questi, la Guerra di liberazione era anche lotta politica contro le class[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Il S, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---Il S O <---Il S O E <---S.O.E. <---fascismo <---italiani <---antifascista <---italiana <---italiano <---Bibliografia <---C.L.N. <---Comando S <---Comando S O <---Comando S O E <---De Lorenzo <---Il S I <---O.S.S. <---P.C.I. <---S.I.F.A.R. <---Storia <---comunista <---comunisti <---dell'Arma <---fascista <---fascisti <---ideologica <---socialisti <---Aldo Ghiringhelli <---Alto Volta <---Antonio Gaggini <---Balkan Air Force <---Banca di Varese di Depositi <---Benedetto Croce <---Bilancio del Comando generale dei Ca <---Bruxelles a Gibilterra <---C.A. <---C.C.S. <---C.I.A. <---Carlo Ghiringhelli <---Carta Atlantica <---Comet da Bruxelles a Gibilterra <---Comitato centrale <---Como in Varese <---Diritto <---Don A Giussani <---F.A.R. <---F.F.L. <---Fabrizio Fabbri <---Fascismo-Inchiesta <---Federico Gasca Queirazza <---Gaetano Bottini <---Giovanni Carlo Re <---Giovanni De Lorenzo <---Giuseppe Colombo <---Giuseppe Ossola <---Gustavo Antognazza <---Il S A M <---Il S I F <---Il S I F A R <---Il S Martino <---Il pericolo <---J.C.S. <---L.A. <---La Bruna del Nucleo <---La Pietra <---La formazione <---La guerra <---La lotta <---La prima <---Mario Pizzola <---Napoleone Ruperto <---National Ar <---Niels Bohr <---O.C.A.M. <---O.C.A.M.M. <---O.U.A. <---P.S.D.I. <---P.S.I. <---P.S.I.U.P. <---Paolo B <---Partito comunista <---Patto Atlantico <---Personale S <---Personale S O <---Personale S O E <---Piano Demagnetize <---Piano So <---Piazza Fontana <---Porta di Ferro <---Pratica <---R.S.I. <---Resistenza in Europa <---Resistenza nel Varesotto <---Rjukan in Norvegia <---S.A.M.A. <---S.I.D. <---S.I.F. <---S.I.M. <---S.O.M. <---Secret Opera <---Servizio Informazioni Difesa <---Società Storica Varesina <---Somma Lombardo <---Spagna di Franco <---Storia sociale <---T.S. <---Thomas Karamessines <---U.A.M. <---U.R.S.S. <---Ufficio Affari Riservati <---Università di Milano <---Valerio Borghese <---Varese di Depositi <---abbiano <---anticomunista <---antifascismo <---antigollista <---antimilitariste <---antimilitaristi <---antiterrorismo <---autonomisti <---classista <---colonialista <---cristiani <---danubiani <---dell'Italia <---frammentarismo <---frondismo <---gollista <---golpiste <---hitleriano <---ideologia <---ideologiche <---imperialisti <---italiane <---legittimisti <---liste <---marchigiano <---marciano <---marxiste <---nazifascismo <---nazifascista <---nazifascisti <---nazionalisti <---naziste <---nazisti <---nell'Africa <---neocolonialismo <---neocolonialista <---neofascismo <---neofascisti <---salveminiana <---socialista <---sull'Italia <---taliana <---tifascismo <---trasformismo



Modalità in atto filtro S.M.O.G+: CORPUS OGGETTO

visualizza mappa Entità, Analitici e Records di catalogo del corpus selezionato/autorizzato (+MAP)




Interfaccia kSQL

passa a modalità Interfaccia kSQL